lunedì 1 giugno 2009

Pagelle Stagionali 2008-2009

STEFANO & PAOLO (e il loro primo tifoso MIRKO) 10
Un immagine simbolo la sera dell'asta, Mirko, che ricordiamolo, è stato inviato all'asta da Stefano come tutor per Paolo, scuote la testa, disperato, dopo che colui che avrebbe dovuto tenere sotto controllo aveva effettuato l'ennesimo acquisto "pesante" a centrocampo con circa 350 giocatori ancora da estrarre e nessun attaccante degno di nota già in rosa. Un pazzo scatenato, con i freni inibitori azzerati dalle innumerevoli birre, che dilapida nella prima ora d'asta gran parte del fantacapitale a disposizione, rilanciando senza criterio ad ogni nome estratto come in preda ad un folle raptus. A fine serata la rosa a detta di molti (se non di tutti) maggiormente indiziata per l'ultimo posto ed un misero 60 alla prima giornata sembrava rafforzare questa impressione,
poi un asta di riparazione oculata e, diciamolo, anche un pò fortunata, una squadra materasso che si trasforma in una squadra di fenomeni, il tridente del Milan inizia a macinare gol, Mascara esplode, arrivano le reti dei vari Chiellini, Mellberg, Salihamdzic, Potenza, cominciano a scalare posizioni su posizioni, vincono la volata per il campione d'inverno, perdono il comando dopo due giornate, lo riconquistano e sembrano volare verso una facile vittoria.
A quattro del termine +36,5 e campionato in tasca, poi succede quello che non ti aspetteresti mai, -23, -17,5, due giornate devastanti, Francesco & Marco sono inarrestabili, Stefano & Paolo in piena crisi perdono la testa della classifica, alla penultima lo svantaggio aumenta fino a -8, arriviamo a ieri, il rush finale, gli ultimi 90 palpitanti minuti che decideranno la stagione, le brutte notizie non si fanno attendere, arrivano da Udine, con il gol di Asamoah (!), ma non c'è nemmeno il tempo di disperarsi che subito Doni riaccende le speranze. Cominciano i secondi tempi, i minuti sembrano scorrere velocissimi, arrivano i gol di Kakà e Doni, il primo posto ora non è più un miraggio, ma serve un altro gol assolutamente, lo manca clamorosamente Inzaghi,
entra Pato annullando ogni possibilità di prendere il gol di Tiribocchi dalla panchina, tutto fà presagire all'ennessima beffa, l'ennesima illusione, ma a 13 minuti dalla fine avviene il miracolo, su assist di kakà è proprio il neo entrato Pato ad andare in gol, un gol confezionato guarda caso proprio da i due giocatori simbolo della rosa. L'esultanza è di quelle riservate solo alla nazionale, partono telefonate e sms, Stefano è colto da malore e deve abbandonare, Paolo impazzisce di gioia ma è ancora teso, molto teso, perchè mancano cinque minuti, si entra in zona Soncini (ex-Cesarini) e sà benissimo che il suo avversario ama colpire proprio quando fà più male.
E puntuale arriva la mazzata, un fallaccio di Franceschini, rigore per la Roma, Totti si presenta sul dischetto, silenzio di tomba, tutti trattengono il fiato, parte il tiro, Sereni intuisce, sfiora ma non blocca, boato di disapprovazione e di disperazione, tutto da rifare ma forse adesso non c'è più tempo. Dai campi di serie A arrivano tutti fischi finali, si tirano le somme, bonus, malus, assist, gol subiti, ammonizoni, mezzo punto in più mezzo punto in meno che in questa domenica risultano vitali. Ci si gioca tutto con i voti del lunedì mattina e la preoccupazione è tanta perchè è risaputo che i diretti avversari hanno un feeling speciale con gli inviati della gazzetta, ma per fortuna tutto và per il verso giusto 80 punti (per la sesta volta in stagione, nuovo record), rivali scavalcati per 2,5 punti, l'arrivo più stretto di sempre per una vittoria, che oltre a rendere felici loro, rende giustizia a questo gioco.

FRANCESCO & MARCO 9,5
Fiumi di parole e di inchiostro per descrivere il caso fantacalcistico del secolo e quindi non ci dilungheremo nel giudizio, certo è che far passare una beffa atroce, come un titolo perso all'ultima giornata, per una grande vittoria è cosa degna di un certo politico che abbiamo in Italia. In ogni caso agli annali finisce un secondo posto, una posizione importante dopo due vittorie e un podio sfiorato, e anche se su questa pagine siamo stati autori di una campagna tesa a denigrarli sempre e comunque, oggi dobbiamo ammettere che senza di loro il Fantabar sarebbe più noioso. Protagonisti.

LUCA & DANILO 9,5
Un podio cercato, voluto, sudato e finalmente trovato dopo cinque lunghi anni.
Non una squadra, una macchina da gol, 105 per la precisione, che però fino all'ultima giornata si è dovuta guardare le spalle. Unici rimpianti i tanti gol mangiati e una difesa che non era all'altezza di un centrocampo ben costruito e di un attacco devastante.
Menzione particolare per Diego Milito, il "Principe", virtuale capocannoniere del campionato, autore di una stagione incredibile, miglior giocatore come fantamedia ed autentico trascinatore della squadra. Le sue lacrime, ieri al fischio finale, erano anche un pò le nostre che l'anno prossimo non riusciremo a riprenderlo.

SANDRO & PAOLO 8
Stabili per tutto l'anno a centro-classifica senza mai dare l'impressione di poter cambiare marcia e poter conquistare una posizione sul podio, poi lo scatto finale nelle ultime quattro giornate, ma il distacco ormai era diventato troppo ampio.
Un quarto posto meritato che però lascia un pò l'amaro in bocca, con un Lavezzi più regolare al fianco della sorpresa dell'anno Di Vaio e un Quagliarella che non delude mai il campionato sarebbe potuto finire diversamente, ma soprattutto quello che pesa è la scelta, nell'asta di riparazione, di puntare su Schevchenko e non su Pato.

FABIO 7,5
Il percorso per gran parte del campionato è stato lo stesso dello scorso anno, a cinque-sei giornate dal termine sembrava pronto a colpire, ed invece è clamorosamente calato proprio nel momento in cui sarebbe dovuto esplodere accumulando un distacco notevole dal gradino più basso del podio.
Zarate come Borriello lo scorso anno, Rocchi, Cavani, Vucinic un centrocampo ed una difesa più che buoni, ma letali sono stati i numerosi gol lasciati in panchina e la sua totale incapacità, opinione diffusa (non di chi scrive), nel saper schierare le formazioni.

MASSIMO & FRANCESCO 7
Finalmente un campionato vissuto, se non proprio da protagonisti, quantomeno non da comparse. Un sesto posto che va un pò stretto se ci fermiamo ad esaminare il tridente d'attacco, nettamente il più forte, ma un difesa colabrodo ed un centrocampo che non è stato capace di garantire gol e continuita sono stati un handicap davvero notevole.

PASQUALE & TONI 6,5
La coppia rivelazione dello scorso anno, quest'anno ha fatto parecchia fatica senza mai ingranare veramente. Un campionato vissuto con pochi acuti nelle posizioni intermedie di classifica.
Una rosa che comunque non ha sfigurato e della quale va sicuramente menzionato il crack dell'anno a centrocampo: D'Agostino, e un attacco guidato dal fortissimo tandem Miccoli-Cassano ma dai quali forse Pasquale & Toni avrebbero preferito qualche finezza di meno e qualche gol di più.

GABRIELE 6
Da sempre il primo a presentarsi la sera dell'asta ad Agosto, munito esclusivamente del solito foglietto, probabilmente sempre lo stesso sin dalla prima edizione, dove vi sono appuntati i nomi di quelli che saranno i colpi dell'anno o presunti tali, successivamente la classica richiesta sui litri di birra a disposizione per ogni fantapresidente, poi fuoco alle polveri, infarcisce la rosa di centrocampisti avanzati delle "piccole" e terzini con il vizio del gol, il tutto accompagnato dal portiere di una big, con i sette fantamiliardi che gli rimangono allestice l'attacco. Partenza a razzo, flessione a novembre, a Natale è già bello che cotto, da marzo nemmeno più l'ombra della formazione settimanale e solito campionato nelle posizioni di coda, tutto già scritto e sul copione naturalmente niente di nuovo nemmeno in questa edizione.
Momenti di commozione, soltanto per veri nostalgici, quando all'asta di riparazione è andato via con il tridente Schevchenko-Vieri-Crespo. Resta in ogni caso elemento indispensabile per completare la "fauna" fantacalcistica di ogni lega che si rispetti.

FABRIZIO & PELE' 6
Stanno al Fantabar come la Nazionale Cantanti sta alla serie A.
Subito in testa alla prima giornata con 4 gol di altrettanti centrocampisti, mantengono la testa per altre due domeniche, ma la benzina finisce presto ed inizia un calvario senza fine costellato da numerosi ed importanti infortuni, secondi, sesti, decimi, ultimi, poi ancora un' altalena continua nelle zone di coda. Fabrizio si arrende, Pelè invece cerca disperatamente di evitare l'ultimo posto, +1 sull'ultimo alla 36°, +0,5 alla 37°, poi nella domenica che incorona Stefano & Paolo trovano gloria anche loro e con una doppietta di Iaquinta e un gol inaspettato di Criscito non solo evitano l'ultimo posto ma scalano altre due posizioni in classifica.
In ogni caso la risata tanto fragorosa quanto spontanea che la sera dell'asta risuonò nella sala alla prima pausa durante la rilettura dei pochi giocatori acquistati fino a quel momento,vista oggi, non ci pare fosse così fuori luogo.

ETTORINO & FABIO 5
La nostra vecchia ed amata Pro vercelli non si è smentita nemmeno quest'anno. E pensare che all'asta si erano alzati con il podio in tasca e un tridente che avrebbe dovuto creare numerosi problemi agli altri partecipanti, ed invece il solo Pandev è stato all'altezza delle aspettative, e non sono bastate due grosse sorprese come Jeda e Sculli a non far rimpiangere Trezeguet e Budan infortunati praticamente per quasi tutto l'anno a tutto ciò aggiungeteci un centrocampo ed una difesa nella media ed ecco confezionata un altra stagione sottotono. I trionfi del passato si stanno trasformando in ricordi sempre più sbiaditi.

FRANCESCONE 4
La Longobarda del Fantabar con la differenza che Aristoteles era meglio di Amauri. Dal podio di due anni fà non è mai più salito agli onori della cronaca, mai un guizzo, uno scatto che il lunedì ci possa far parlare bene di lui. Chiude penultimo con uno squallido 56,5, rischiando addirittura l'ultimo posto che sarebbe stato troppo per un fantatecnico, di poca qualità, ma comunque di esperienza come lui.

SISIO 4
Tra acquisti insensati, bidoni pagati uno sproposito e numerosi infortuni il campione in carica chiude clamorosamente ultimo dopo aver toccato, anche se solo per una giornata, la testa della classifica.